1. Gibellina: arte contemporanea e memoria nel cuore della Sicilia occidentale

Gibellina: arte contemporanea e memoria nel cuore della Sicilia occidentale

Quando si pensa a una vacanza in Sicilia occidentale, le prime immagini che vengono in mente sono spiagge bianche, mare cristallino e borghi medievali. Ma c’è un luogo che sorprende i viaggiatori per la sua storia e per il legame unico con l’arte contemporanea: Gibellina.

Questo piccolo centro della Valle del Belìce è diventato famoso in tutto il mondo per il Cretto di Burri, una delle opere di land art più grandi che esistano. Ma Gibellina non è solo questo: è un museo a cielo aperto che racconta la forza di una comunità rinata dopo il terremoto del 1968, trasformando la distruzione in occasione di rinascita culturale.

In questo articolo ti porto alla scoperta di Gibellina, della sua storia, delle sue opere e di come includerla in un itinerario che parte da San Vito lo Capo.

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La tragedia del terremoto del 1968

Per capire Gibellina bisogna partire dalla notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, quando un violento terremoto devastò la Valle del Belìce. Il paese di Gibellina fu completamente distrutto, insieme a molti altri centri della zona. Migliaia di persone persero la casa, e la comunità dovette ricominciare da zero.

La vecchia Gibellina fu abbandonata e ricostruita qualche chilometro più in là, dando vita a Gibellina Nuova. Ma cosa fare delle macerie del paese antico?

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Il Cretto di Burri

Negli anni ’80, l’artista Alberto Burri propose un’idea rivoluzionaria: coprire le rovine della vecchia Gibellina con un gigantesco sudario di cemento bianco, mantenendo la pianta del borgo e i vicoli originari.

Nacque così il Cretto di Burri, anche detto il “Grande Cretto”: un’opera monumentale che copre circa 85.000 metri quadrati, diventando una delle installazioni di land art più estese al mondo.

Passeggiare oggi tra i blocchi di cemento significa camminare tra le tracce del paese perduto. È un luogo di memoria e silenzio, ma anche un esempio di come l’arte possa trasformare una tragedia in testimonianza universale.

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Gibellina Nuova: un museo a cielo aperto

La nuova Gibellina non fu solo una ricostruzione urbana, ma anche un progetto culturale. Grazie all’impegno del sindaco Ludovico Corrao, la città si trasformò in un laboratorio di arte contemporanea.

Opere e installazioni

  • La Stella di Pietro Consagra: simbolo della rinascita di Gibellina, collocata all’ingresso della città.

  • La Chiesa Madre di Ludovico Quaroni: architettura avveniristica che richiama forme cosmiche.

  • Teatro di Consagra: pensato come spazio di incontro tra comunità e arte.

  • Sculture e installazioni disseminate lungo le strade, che fanno di Gibellina una galleria d’arte all’aperto.

Oggi camminare per Gibellina significa imbattersi continuamente in opere di artisti italiani e internazionali, in un dialogo tra architettura, scultura e memoria storica.

Il Museo delle Trame Mediterranee

Un’altra tappa da non perdere a Gibellina è il Museo delle Trame Mediterranee, allestito nel complesso delle Orestiadi.

Il museo racconta i legami culturali e artistici tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, con collezioni di tessuti, ceramiche, strumenti musicali e opere d’arte contemporanea. È un luogo che riflette lo spirito di Gibellina: ponte tra passato e futuro, tra tradizione e modernità.

Le Orestiadi di Gibellina

Ogni estate la città ospita le Orestiadi, un festival di teatro, musica e arte che richiama artisti e spettatori da tutta Europa. Nato negli anni ’80, il festival rappresenta un altro tassello del percorso di rinascita culturale della comunità.

Come arrivare a Gibellina da San Vito lo Capo

La distanza tra San Vito lo Capo e Gibellina è di circa 110 km, percorribili in 1h45 in auto. L’itinerario più veloce passa per Castellammare del Golfo e prosegue lungo l’autostrada A29.

È una gita perfetta da fare in giornata: partenza la mattina da San Vito, visita al Cretto di Burri e al centro di Gibellina Nuova, pranzo tipico nella zona e rientro nel tardo pomeriggio.

Abbinare la visita ad altre mete

Se vuoi organizzare un itinerario più ampio, puoi abbinare Gibellina ad altre località vicine:

  • Segesta: con il tempio dorico e il teatro antico.

  • Castellammare del Golfo: per un pranzo sul mare.

  • Mazara del Vallo: per visitare il centro storico arabo e il Satiro Danzante.

Dove soggiornare

Sebbene a Gibellina ci siano strutture ricettive, la soluzione migliore per chi vuole abbinare mare e cultura è scegliere San Vito lo Capo come base. Con I Tre Golfi puoi prenotare una casa vacanza vicino alla spiaggia e partire ogni giorno alla scoperta dei tesori della Sicilia occidentale, tra cui Gibellina.

Gibellina è un luogo che colpisce nel profondo. Il Cretto di Burri emoziona con il suo silenzio e la sua imponenza, mentre la città nuova sorprende con le sue architetture moderne e le installazioni d’arte.

Visitare Gibellina significa fare un viaggio nella memoria e nella creatività, scoprendo una Sicilia diversa, fatta non solo di mare e tradizione ma anche di innovazione e sperimentazione.

Da San Vito lo Capo si raggiunge facilmente, ed è l’escursione perfetta per chi vuole arricchire la propria vacanza con un’esperienza culturale unica.

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