Ecco cosa fare a San Vito lo Capo: Trekking Grotta dei Cavalli

Durante le tue vacanze, avrai l'imbarazzo della scelta su cosa fare a San Vito lo Capo. Tra le varie opzioni ti proponiamo una bellissima escursione a piedi alla scoperta della suggestiva Grotta dei Cavalli

Ecco cosa fare a San Vito lo Capo: Trekking Grotta dei Cavalli

Si tratta di un angolo di storia che racconta le vite di chi, nel 3000 a.C., ha vissuto nelle nostre stesse terre, immersi nella natura e con dei paesaggi unici.

Fare Trekking a San Vito lo Capo e dintorni, si rivela una delle esperienze più belle da fare, raggiungendo le mete più belle con cornici naturali introvabili.

Il nostro percorso inizia dal bellissimo pa​esino di San Vito lo Capo, un tempo vissuto da pescatori e oggi trafficato da turisti, posto ad ovest del Golfo di Castellammare nel suo promontorio calcareo, un tratto di costa dalle mille meraviglie. Imbocchiamo Via Faro, la strada che costeggia la spiaggia con i campetti sportivi, proseguendo dritto fino ad arrivare al maestoso Faro di San Vito, che dal 1859 ha protetto piccole imbarcazioni e grandi navi dai fondali rocciosi e appuntiti in cui si sono frantumate navi romane, fenicie, arabe, normanne. Superando il Faro, proseguiamo su un sentiero che procede lungo una bellissima scogliera che fieramente fiancheggia la falesia calcarea da cui sorgono grotte e calette risalenti ad epoche interglaciali.

Tra le svariate grotte e insenature che si possono trovare in questo tratto di costa, la Grotta dei Cavalli è la più suggestiva. La sua posizione sopraelevata offre una bellissima visuale della costa e di tutta la natura circostante e i grossi massi crollati dalla volta ai suoi piedi rendono la salita più divertente e dinamica.

Ma la sua bellezza non risiede soltanto nel percorso panoramico che andremo a fare insieme, bensì nelle storie che custodiscono le sue pareti rocciose. Un complesso pittorico con molti elementi pitturati di rosso dell'epoca neolitica ci accolgono sulla destra della grotta con due gruppi di raffigurazioni. Il primo è sicuramente il più vasto e presenta delle figure astratte con aspetti geometrici e complesse articolazioni lineari. Mentre il secondo, meno ricco, comprende delle figure antropomorfe filiformi, tra cui alcune a doppio tridente e di cui una in particolare che raffigura un arciere che caccia una figura zoomorfa.

Dopo essersi persi ad ammirare tanta bellezza, si riprende il cammino sullo stesso percorso dell'andata fino a raggiungere la V​ia Calamancina e successivamente il porto.

Altre informazioni

  • Lunghezza: 7,27 km
  • Durata: 3 h
  • Difficoltà: T (Turistico)
  • Quota massima: 42 m
  • Quota minima: 4 m
  • Dislivello salita: 75 m
  • Dislivello discesa: -75 m
  • Pendenza massima salita: 1,03%
  • Pendenza massima discesa: -1,03%

Note: Obbligatorio scarponi da trekking